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Anello dei parchi: Tappa 10

Giardino dei Licenziati

La  pedonale lungo via Sessantatreesima Brigata Bolero arriva a via Isonzo, attraversando il Giardino dei Licenziati per Rappresaglia. 
Il Giardino dei Licenziati per Rappresaglia politica, sindacale o religiosa vuole ricordare una pagina di storia, tra il 1947 e il 1966, che narra l'ingiustizia ed il dramma umano di una disoccupazione imposta a circa 8.500 lavoratori della provincia di Bologna (105 di Casalecchio di Reno) e 480.000 in Italia. I lavoratori vennero licenziati perché lottavano per il riconoscimento di diritti costituzionali come la salute sul lavoro, la possibilità di ottenere migliori condizioni lavorative, una retribuzione dignitosa e la libertà di esprimere il proprio pensiero. Proprio lla volontà nella lotta, il coinvolgimento di un'intera comunità, il forte legame di solidarietà hanno portato al riconoscimento del diritto di sciopero e, nel 1970, allo Statuto dei Diritti dei Lavoratori, norma fondamentale del Diritto del lavoro italiano.
In via Isonzo si prende a destra, si attraversa la strada all'altezza di via Martiri di Colle Ameno e, in fondo a questa, si passa pr il Giardino dei Carrettieri.
Il giardino, pianeggiante, è stato realizzato negli anni '80 del Novecento impiantando circa un centinaio di alberi.
Dal punto di vista naturalistico, l'area è strutturata per un terzo a prato, per un terzo ad arbusti e il restante ad alberi. Le specie arboree presenti sono in parte autoctone caducigolie (quercia, acero), in parte appartengono a specie ornamentali coltivate, prevalentemente sempreverdi (cedri, abeti, ecc). Sono presenti anche specie invasive, non tipiche del nostro territorio, ma naturalizzate come la Robinia pseudacacia. 
Arrivati in via Garibaldi, si imbocca il ponte G.Masi  e, proseguendo dritto, si arriva alla Casa per la Pace "La Filanda". Torna alla pagina principale
 
Giardino dei Licenziati